Roberta Mazzoni e il suo alias Roberta De Falco
Francamente, quando mi è capitato fra le mani un giallo della serie “Le investigatrici”, a cura di Roberta De Falco, ho pensato che fosse la figlia di un mio caro amico.
Svelato l’arcano, ho scoperto che si trattava invece di uno pseudonimo e che era Roberta Mazzoni. Nei gialli preferisce un nome meno noto e meno impegnativo di quello che rimanda all’eccellente carriera di sceneggiatrice, regista e molto attiva in cinema, teatro e televisione.
Come autrice di gialli utilizza lo pseudonimo Roberta De Falco, quasi una sorta di modestia tesa a non voler approfittare di un nome più conosciuto.
Comunque sia, è bravissima in tutti i ruoli.
La vita e la carriera
Roberta Mazzoni nasce a Milano il 3 ottobre del 1951. È figlia di Alberto Mazzoni e Cora Durini di Monza, mentre il nipote è lo scrittore Carlo Mazzoni.
A partire dal 1976 si trasferisce a Roma dove avvia l’attività di sceneggiatrice e insegna narratologia cinematografica. Mazzoni fa oggi parte del consiglio della Fondazione Tamaro, per progetti formativi e umanitari in collegamento con la Limmat Stiftung.
Attualmente vive a Porano, nella campagna di Orvieto, con la scrittrice Susanna Tamaro, nell’ottica di una sorta di famiglia allargata.
Durante la frequenza ai corsi di Letteratura all’Università Statale di Milano esordisce nel mondo dello spettacolo. È stata inoltre costumista al Piccolo Teatro di Milano e ha collaborato a lungo con la Rai.
Nel 1995, per Il Saggiatore, pubblica l’antologia di aforismi Scrivere – manuale a più voci per aspiranti narratori. Ha scritto anche un libro a copie numerate (Verso Pergamo, edito da Imago, 1983) e ha condotto, insieme ad Annalisa Scafi, un’intervista con una desaparecida cilena per il libro Il mio triste continente.
Come traduttrice, si è occupata di Segreti, Silenzi, Bugie di Adrienne Rich (edito da La Tartaruga nel 1982). È stata curatrice di un libro di Cesare Zavattini “Basta coi Soggetti”, edito da Bompiani, (1977). Ha svolto l’attività di aiuto montatrice alla Rai Corporation di New York (1977). Sempre per la televisione ha realizzato programmi scientifici in collaborazione con Ruggero Orlando “La Casa del Sole” (1978); “L’Universo dopo Einstein” (1979). Inseguito ha iniziato l’attività di assistente alla regia in due film “Stark System” di Armenia Balducci (1979), e “La pelle” di Liliana Cavani.
Con lo pseudonimo Roberta De Falco è autrice di alcuni romanzi gialli, pubblicati da Sperling & Kupfer, ambientati a Trieste con protagonista il commissario Ettore Benussi.
Le sue opere
Come autrice di romanzi gialli ha scritto:
la Saga del commissario Ettore Benussi
• Nessuno è innocente (2013, Sperling & Kupfer)
• Bei tempi per gente cattiva (2014, Sperling & Kupfer)
• Benussi e la silenziosa Ada (2014, Sperling & Kupfer)
• Il tempo non cancella (2014, Sperling & Kupfer)
• Non è colpa mia (2016, Sperling & Kupfer)
Saga del commissario Elettra Morin
• Sangue del mio sangue (2019, Piemme)
Come sceneggiatrice:
• Interno berlinese (The Berlin Affair), regia di Liliana Cavani (1985)
• Roller Wings, regia di Stefania Casini – film TV (1988)
• Cuore in gola, regia di Stefania Casini – film TV (1988)
• Francesco, regia di Liliana Cavani (1989)
• I promessi sposi, regia di Salvatore Nocita – serie TV (1989)
• La settima stanza (Siódmy pokój), regia di Márta Mészáros (1995)
• La famiglia Ricordi, regia di Mauro Bolognini – serie TV (1995)
• Va’ dove ti porta il cuore, regia di Cristina Comencini (1996)
• Il padre di mia figlia, regia di Livia Giampalmo – serie TV (1997)
• Matrimoni, regia di Cristina Comencini (1998)
• Nel mio amore, regia di Susanna Tamaro (2004)
Come regista
• Blue Valentine, episodio del film Provvisorio quasi d’amore (1989)
A breve, su queste pagine, la recensione dell’appassionante romanzo Sangue del mio sangue.
Tommaso Lo Russo