Nicola Verde – Uno sguardo sugli autori
Nicola Verde è nato a Succivo, in provincia di Caserta nel 1951, a ridosso “dell’Ager Campano”, comune di chiare origini romane come ci riporta l’etimologia del nome che, nel corso dei secoli è arrivato a quella attuale.
Lo scrittore vive a Roma, ma i suoi libri hanno una serie sarda, ambientata nell’isola con tanti rimandi alla lingua sarda. Una conoscenza così approfondita di tale lingua ci portano a ipotizzare una sua discendenza sarda.
Tra i suoi libri:
- “Sa morte secada”, (Dario Flaccovio 2004);
- “Un’altra verità”, (Dario Flaccovio 2007);
- “Le segrete vie del maestrale”, (Hobby & Work 2008);
- “La sconosciuta del lago”, (Hobby & Work 2011), vincitore della sezione romanzi storici.
- Nel 2014 ha partecipato a “Verità imperfette” (Del Vecchio 2014), “romanzo noir a più mani”;
- Il marchio della bestia, 2017, edito da Parallelo edizioni45
- Il vangelo del boia, primo romanzo storico dell’autore, Newton Compton Editori (320 pagine) risale al 2017. Nicola Verde è stato inoltre finalista al premio Alberto Tedeschi e al Premio Acqui Storia;
- Mastro Titta e l’accusa del sangue, Frilly editore, 2021.
A breve su queste pagine la postfazione di “Sa morte secada”, breve romanzo, ambientato in Sardegna e vera lingua minoritaria, divergente dal «sistema italiano vero e proprio» e «non peculiari all’Italia», che più conserva le caratteristiche del latino per via del suo lungo isolamento.
Lucia Bosia