Alessandro Perissinotto – Uno sguardo sugli autori
Lo scrittore nato a Torino nel 1964, svolge l’insegnamento all’Università di Torino come professore di Storytelling. Per mantenersi gli studi pratica svariati mestieri. Nel 1992 Alessandro Perissinotto consegue la laurea all’Università degli Studi di Torino in Lettere, con la tesi in semiotica della fiaba con il professor Gian Paolo Caprettini.
Il mondo della multimedialità, lo affascina e comincia a realizzare prodotti didattici, e si dedica al linguaggio dei segni nelle fiabe, con i suoi primi saggi Gli attrezzi del narratore e pubblica, insieme a Gian Paolo Caprettini, il Dizionario della fiaba.
La sua carriera editoriale
Esordisce nel 1997 con una trilogia di gialli storici pubblicata da Sellerio. Comincia con L’anno che uccisero Rosetta, ambientato negli anni ’60 a Balme, paesino delle valli di Lanzo (Piemonte).
Il secondo è La canzone di Colombano, giallo ambientato a Chiomonte, in Val di Susa. Segue Treno 8017, ispirato ad un incidente ferroviario del 1944, in cui persero la vita oltre 500 persone.
Risale al 2004 Al mio giudice, romanzo che verte sull’alta finanza ed ha per personaggi principali un presunto omicida latitante e un giudice tra i quali intercorre una corrispondenza via mail.
Il romanzo gli avvale, nel 2005, la vincita per la Narrativa Italiana del Premio Grinzane Cavour (dal quale scaturisce l’attuale Premio Bottari Lattes ndr).
I suoi lavori sono tradotti in otto lingue e fra i suoi libri più noti annoveriamo inoltre:
- Semina il vento,
- Le colpe dei padri (secondo classificato al Premio Strega 2013),
- Quello che l’acqua nasconde
tutti editi da Piemme.
- Il silenzio della collina (Premio Lattes Grinzane 2019) e
- La congregazione,
sono pubblicati da Mondadori.
Le opere recenti
Attualmente si è impegnato nel campo del legal thriller pubblicando Cena di classe (Mondadori, 2022) scritto con Piero d’Ettorre (Torino, 1965), avvocato penalista, socio di un importante studio torinese che mette la sua trentennale esperienza a servizio dell’avvocato Meroni.
In un ciclo di conferenze in varie città del Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta illustreranno le loro opere scritte a quattro mani.
A breve, su queste pagine, la recensione di cena di classe, scritta a quattro mani da Alessandro Perissinotto e Piero d’Ettorre.
Lina Lo Russo