Tutti conoscono il Mostro di Firenze, il celebre assassino che insanguinò le campagne fiorentine a cavallo tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso, ma ad essere un pò meno conosciuto è il mostro di Roma.
Un assassino (e non solo) di bambine, questo serial killer che imperversò nella capitale durante il ventennio fascista, scatenando caos e terrore.
Massimo Polidoro, che si è occupato di moltri casi, come si vede dal suo canale youtube, ci racconterà di quest’altro mostro, che chiuderà anche questa stagione di “Uno studio in nero“, rinviandola alla prossima estate.
Pronti a conoscere il mostro di Roma?
Terrore nella capitale
Era il 31 marzo 1924, quando una bambina, Emma Giacomini di 7 anni, viene trovata nell’allora periferia di Roma. Ferita ed in lacrime, attorno alla sua gola c’è un fazzoletto legato stretto che le impedisce quasi di respirare, e tra le sue tiene la propria biancheria intima.
Pensando subito al peggio, la bimba viene soccorsa dapprima da una suora, e poi successivamente dai medici che visitandola, stabiliscono che non ha subito violenze sessuali.
Dalle prime indagini viene fuori un identikit del degenerato: alto, snello, distinto e sulla 50ina.
Il caso inizialmente fa scalpore, ma complice il periodo storico che vede l’ascesa del fascismo, presto viene soppiantato da altri fatti di cronaca. Almeno fino al ritorno del mostro…
Come continua?
Massimo Polidoro lo spiega qui:
Una serie di omicidi
Dopo l’aggressione subita da Emma Giacomini, venne il turno di Bianca Carlieri e poi di Rosina Pelli, entrambe bambine di 4 anni. L’identikit forniti dai testimoni elencano sempre caratteristiche simili, cominciando a far pensare ad un serial killer.
La polizia sembra non voler credere che un uomo distinto possa essere il colpevole, si concentra così sui poveri disgraziati. Il mostro rimase così libero di continuare i suoi misfatti, finchè….
L’arresto del mostro… o presunto tale?
Molte storie di serial Killer hanno punti in comune. L’omicida, dopo un periodo in cui spadroneggia, sembra venir identificato e arrestato. Così capitò per Jack lo squartatore ed il mostro di Firenze, per poi…. dover rimettere tutto in discussione a causa di nuovi elementi che complicano il caso e rimettono in libertà il sospettato.
Anche qui la storia si ripete, ed in questo caso l’uomo in questione portava il nome di Gino Girolimoni.
Era davvero colpevole? O forse c’era altro da scoprire?
Qui una possibile risposta:
Conclusioni
Questa è tutta la storia conosciuta del Mostro di Roma. Mi auguro che al lettore sia stata gradita, al prossimo articolo!
Emanuele Barroero