In quest’estate 2021, Massimo Polidoro, da noi già incontrato in quest’articolo dedicato al suo mentore, James Randi, presenta una novità sul suo canale Youtube: una serie estiva dedicati ai casi Thriller più famosi della storia chiamata “Uno studio in nero” come riferimento al primo racconto in cui appare il famoso detective Sherlock Holmes.
La serie
Il noto scrittore e divulgatore scientifico ha reinventato a suo modo la narrativa del mistero, attraverso i racconti a puntate di vicende thriller realmente accadute nella storia.
Le prime due indagini narrate da Polidoro sono quelle relative a Jack Lo Squartatore ed al Mostro di Firenze.
Appaiono, a tutti gli effetti, come una forma innovativa e pionieristica del “fare YouTube”. Difficile, infatti, trovare un creator di contenuti video che non dedichi la propria arte al gaming, alla musica o alle ultime tecnologie.
L’appuntamento con Uno studio in nero è ogni venerdì, alle 13,30
YouTube ha altri argomenti di base
Tra le nicchie più seguite e quindi più remunerative del sito di Google non vi è certamente il racconto thriller come format. Per alcuni youtuber, narrare un libro o un fatto di cronaca storica in un video da caricare su Internet talvolta può appare persino “strano”, per non dire eccessivo.
In questo senso, la redazione di Sfumature di Giallo sente di apprezzare molto questo ultimo lavoro di Polidoro, non solo per l’argomento scelto per questa ed altre sue playlist dedicate al mistero, che riteniamo a noi affini.
YouTube, infatti, come del resto Twitch, Facebook, Vimeo e altri servizi dedicati alla condivisione di video, non è il feudo di una parte, ma un servizio dedicato a tutti.
Un novello “Piero Angela”
Anche perché, se è vero, come alcuni affermano, che queste piattaforme siano ormai sature, poiché tendono ad essere sempre meno innovative con il tempo, dall’altra parte, è comunque da ricordare che molte strade per attirare il pubblico non sono ancora state intraprese.
E una di quelle strade è proprio il semplice raccontare, senza dover stupire a tutti i costi, se non attraverso l’abilità del narratore stesso.
Se, un giorno, altri creator di video avranno il coraggio di uscire dal loro guscio e riusciranno ad avere successo con argomenti come il thriller, il giallo ed il mistero, persino quello storico, lo dovremo anche a contenuti come questo.
Interessante lo stile dei video di Polidoro, che lo rendono paragonabile ad un novello “Piero Angela” (di cui ricordiamo essere stato il maestro di Polidoro), intento, tuttavia, a sondare l’imperscrutabile con gli strumenti messi a disposizione dalla scienza.
A sua volta, Polidoro, nella sua opera di divulgazione, si serve dei fatti e non delle opinioni personali o di parte sugli stessi. Non segue la via “facile”.
Risulta evidente come, con Piero Angela come modello, la qualità di YouTube possa solo migliorare.
Marco Asteggiano