I Delitti del BarLume: Donne con le palle
Dal titolo, i maschietti potrebbero pensare che si tratta, di nuovo, di qualcosa sulla parità di genere cadendo però in errore, perchè in questa puntata si parla di sport.
Puntata che trova le sue origini da un breve racconto di 35 pagine, goliardica e intelligente. l micidiale quartetto dell’Uretra ci diverte con avventure e gossip. Tratto dall’antologia Il calcio in giallo, pubblicata nella collana La memoria nel 2016, il racconto Donne con le palle è anche in versione ebook.
La trama
Nelle finali dei campionati nazionali di beach volley, patrocinato dal comune, che si disputano a Pineta, Beppe si innamora di una giocatrice. Nel frattempo, un campeggiatore viene trovato ammazzato e le piste da seguire per scoprire il colpevole sono molte: rapina, spaccio e scommesse, ma non solo.
Per Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca è l’occasione per scatenare le loro lingue al vetriolo su un’iniziativa che non li convince. Soprattutto perché le squadre che vi partecipano sono composte da giocatrici professioniste:
«Cioè, ora le donne le pagano per gioa’ a pallone?».
Con un gossip così velenoso non dovrebbero essere là a guardare, ma invece no, sono in prima fila: critica e occhi di triglia, sempre sulla stessa panchina senza perdere una “visione”.
Un gossip tira l’altro e si scopre che Alice è stata chiamata in squadra per sostituire una promettente giocatrice americana morta in un incidente stradale.
Appurato questo, per i vecchietti c’è aria di intrigo e quello che viene dopo gli darà ragione:
«Dài, ragazzi, via. Ora non cominciamo a vedere complotti da tutte le parti».
E invece il fiuto e pettegolezzi dei vecchietti-bimbi sveleranno con amarezza che il crimine può celarsi dietro uno degli sport più amati.
Il regista Roan Johnson riporta gli spettatori nell’amata e apprezzata comunità di Pineta, dove si uniscono elementi tipici del giallo alla rappresentazione della quotidianità di una comunità che ruota attorno ad un bar che è fonte di vita e pettegolezzo.
C’è anche qualcosa da definire che è stato lasciato in sospeso. Per esempio c’è, un bimbo, Ampelino che suscita apprensione e qualche senso di colpa:
<<Non è che ci si improvvisa padre dalla sera alla mattina>>.
Un progetto che segue alla grande con i personaggi che non sempre danno il meglio di sé, ma che a turno rendono questa serie leggera, divertente e forse anche un po’ istruttiva dei comportamenti umani. Saranno un po’ caricature, però!
Lucia Mascino, il commissario Vittoria, continua alla grande e sostiene il versante “giallo” di Donne con le palle dimostrandosi ancora una volta la figura femminile più adatta a sostenere il confronto con gli uomini, un po’ invadenti e incapaci, che deve gestire mentre compie le indagini.
Gli irresistibili “bimbi”, almeno in questo episodio, riescono a mettere tutti in secondo piano, anche senza l’ausilio di Massimo Viviani che fa capolino nella puntata, in attesa di riprendere il suo ruolo completo nella prossima puntata.
Un po’ sottotono, invece, la performance di Enrica Guidi. Dalle pagine al piccolo schermo ci sono stati, ovviamente, molti cambiamenti.
Tuttavia la sceneggiatura non si dimostra sottotono rispetto alle puntate precedenti, e vi consigliamo di leggere anche il romanzo che non vi deluderà: provate uno dei tanti gialli di Marco Malvaldi che è già stato ad Alba e speriamo di portare a Rosa in Giallo.
Eppoi si scoprono parole nuove: pusher che diventa peluche, parola che diventa parrocchia…buon divertimento!
Lucia Bosia