Cambiare le ossa. Barbara Baraldi, scrittrice e fumettista

Il titolo è già emblematico. Eravamo rimasti fermi al concetto di “cambiar pelle” e invece ci ritroviamo con Barbara Baraldi nel nuovo romanzo della Saga di Aurora Scalviati in Cambiare le ossa”.

È una nuova genesi, non solo la pelle, ma le ossa. Passando addirittura a qualcosa di più totale e radicale. Una metamorfosi che non riguarda solamente il titolo, ma anche la stessa struttura della scrittura. Un cambiamento profondo che ci porta il barlume della speranza che negli altri romanzi non esisteva.

Forse un salto del genere che un po’ sorprende non a tutti i suoi lettori piacerà. A noi si!

È l’apertura di un nuovo mondo in cui si ritrovano personaggi nuovi e vecchi che nonostante tutto devono dialogare con ciò è stato abbandonato o almeno accantonato. Infondo, Aurora, il nome della nostra eroina profiler, è l’inno alla speranza.

Nel romanzo ci sono dialoghi bellissimi come quello con la teologa Alida Bellocchi che ci apre un nuovo sipario e invita a riflettere sull’interrogativo:

<<Se la realtà non fosse quella che crediamo saremmo in grado di accorgercene?>>.

Un puzzle di personaggi e fatti, suspence dosati magistralmente che coinvolge i lettori, dal padre, a Leda de Almeida, a Jérome Reno, Curzi “«”L’uomo del buio che di tanto in tanto la richiamava, per ricordarle che di quel buio non si sarebbe mai liberata.”

Lo scenario

È la Torino dei giorni nostri

La trama

Tito Ferretti è un piccolo matotino di quattro anni quando assiste all’omicidio di sua madre e del suo amante. Sarà il sostituto procuratore, Francesco Scalviati a scoprire e catturare l’autore dell’efferato omicidio.

Il ricordo di quell’assassino è lontano così come la memoria dei fatti. Sono trascorsi 34 anni ed ecco ritornare l’incubo di allora. Tito Ferretti muore in modo orribile. Massacrato con uno spaccaossa. Che cosa può legare i tre omicidi?

Chi in un crescendo di indagini può risolvere l’arcano? Il commissario Damiano Provera si affida all’unica persona in grado di riuscirvi: Aurora Scalviati, il cui padre magistrato, aveva seguito il caso del mostro nel 1988.

Aurora, una donna in grado di avere la capacità di vedere cose che altri né vedono né pensano. I delitti sono stati crudelmente studiati e premeditati. Quello che colpisce la profiler sono le incisioni sulle ossa di Ferretti.

Mentre svolge le sue indagini inizia l’allucinante viaggio alla ricerca di una dodicenne rapita: Giorgia. Aurora dovrà cercare di capire la mente umana, incastrare le caselle di una mente umana contorta. Capirà che per risolvere il mistero deve tornare al passato per arrivare ad un osceno e terribile presente. Non c’è alternativa anche se sarebbe un passato da dimenticare.

Conclusioni

Cambiare le ossa non tradisce le attese, i nostri occhi affondano nelle sue pagine come le zanne di un vampiro. Infatti quando un libro ci è particolarmente piaciuto diciamo che lo abbiamo divorato.

Buona lettura

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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