Misteri

Lo strano caso di Amelia Earhart, un cold case

Il caso di Amelia Earhart torna alla mente perché lo Zonta Club presenta 11 maggio alle ore 18.00, al castello di Grinzane Cavour, il Premio Amelia Earhart dedicato alla splendida figura di questo poliedrico personaggio.

Nata nel 24 luglio del 1897 ad Atchison, in Kansas, a 23 anni, comincia la sua prima esperienza con il volo. Nel 1920, si reca insieme al padre a un raduno aeronautico a Long Beach in California.

Nel 1928 il capitano Hilton H. Railey le propone di essere la prima donna ad attraversare l’Atlantico e il 17 giugno, dopo diversi rinvii dovuti alle brutte condizioni del tempo, decollano Amelia Earhart, il pilota Stultz e il secondo pilota Gordon, a bordo di un Fokker F.VII, ribattezzato Friendship (amicizia).

Quando il team giunge in Galles, ventuno ore dopo, gli onori sono soprattutto per lei.

Una vita leggendaria

Amelia, per le cronache diventa una sorta di Mata Hari e tutto su di lei si confonde e non si riesce più a distinguere il vero dal falso. Secondo fonti, mai confermate, sarebbe stata una spia e avrebbe svolto una missione a bordo di un aereo con motori truccati e potenziati e avrebbe effettuato fotografie dall’areo.

Una altra teoria riporta che Amelia Earhart sarebbe stata fatta prigioniera dai giapponesi in quanto spia Usa e quindi giustiziata. Sul fatto esistono diverse testimonianze, una che dovrebbe corroborare l’altra, ma forse sono più fantasie e sentito dire che cronaca vera. 

Le ultime scoperte

Nel 2017, un’inchiesta di History Channel, trasfusa in documentario dal titolo Amelia Earhart: The Lost Evidence, presenta una foto in bianco e nero dove risulterebbero presenti Amelia Earhart seduta di spalle e vicino a lei un uomo dalle sembianze di Noonan; il nuovo pilota che aveva scelto per le sue trasvolate aeree, dopo la loro presunta scomparsa nell’atollo Jaluit, nelle isole Marshall, zona controllata allora dal Giappone.

La stessa foto è smentita dal blogger giapponese Kota Yamano, esperto di storia militare, che avrebbe reperito uno scatto simile del 1935, vale a due anni prima della loro scomparsa.

Tuttavia, rimane una vita vissuta intensamente e in modo audace che fa ricamare sulla sua esistenza di prima aviatrice donna. Spia, forse, aviatrice, certo. Sicuramente donna emancipata che fu da esempio per le donne che combattevano per la parità e, oggi, l’hanno raggiunta e in alcuni casi superata checché ne dicano le femministe.

II Premio Amelia Earhart

Per commemorare il suo coraggio lo Zonta Club assegna il Premio Amelia Earhart a tre donne che si sono particolarmente distinte nel loro lavoro e vita sociale:

  • alla ricercatrice Elisa De Franco, genetica del diabete,
  • Maria Antonietta, direttrice dello Space Economy per Alenia
  • e Loredana Bessone, Space Training per i voli spaziali e condizioni estreme.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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