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Palazzo Madama a Torino: il ritorno agli antichi splendori con il prezioso contributo di Fondazione CRT

Palazzo Madama, bombardato il 13 agosto, durante l’ultimo conflitto mondiale, nel corso dei secoli ha avuto  importanti interventi di ristrutturazione e abbellimenti per opera di molti artisti intervenuti per impreziosirlo.

Residenza ufficiale delle  due Madame Reali, il Palazzo fu rinnovato in fasi successive a cura di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours e dell’altra Madama reale, Cristina di Francia.

Il Palazzo ha nuovamente bisogno di interventi di restauro per garantire la sicurezza e riportare alle origini la “Grande Bellezza”.

L’intervento, promosso dalla Fondazione Torino Musei,  sarà interamente finanziato con 2,4 milioni di euro da Fondazione CRT, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama.

Il progetto prevede il restauro e consolidamento dell’avancorpo centrale della facciata juvarriana, capolavoro architettonico del Settecento europeo.

Alcuni materiali utilizzati  sono già stati sperimentati, con successo nella Torre di Pisa.

Gli interventi procederanno per fasi successive:          un mix di tradizione e innovazione in uno spettacolare e complesso progetto di restauro e messa in sicurezza dell’avancorpo centrale della facciata juvarriana. Il progetto sarà caratterizzato dal recupero filologico e consolidamento di tutti i 3.730 blocchi di marmo e l’inserimento reversibile di “protesi” in acciaio abbinatato alla musealizzazione delle 4 monumentali statue allegoriche sulla sommità.

<<Il restauro di Palazzo Madama è il primo dono che la Fondazione CRT fa alla città e alla regione nel proprio trentennale, rafforzando la lunga tradizione di solidarietà verso il patrimonio storico-artistico, a partire dalle Residenze Sabaude – dichiara il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Ci prendiamo cura di un bene di rilevanza nazionale che appartiene a tutti, con l’impegno di collaborare con le istituzioni per un nuovo Rinascimento culturale, continuando a far risplendere nel tempo la ‘grande bellezza’ diffusa sul territorio che rafforza il senso di comunità>>.

Sarà, aggiunge il presidente Quaglia:  <<Un cantiere della conoscenza che esplorerà le sotterranee “Cantine juvarriane, mai svelate ai visitatori>>. Gli appassionati potranno assistere dal “vivo” a tutte le principali fasi del restauro.

Il Presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario spiega: <<Non credo esista in Torino un altro monumento le cui pietre racchiudano 2000 anni di storia, al pari di Palazzo Madama. Dall’insediamento romano agli Acaia, i Duchi di Savoia, le Madame Reali, sino al Senato del Regno di Italia, una carrellata ineguagliabile di gestione del potere civico e statale.

A trecento anni dalla trasformazione da fortezza a capolavoro dell’arte barocca, si rende necessario un grandioso lavoro di restauro>>.

Entro la primavera, la Fondazione Torino Musei pubblicherà il bando di gara per l’affidamento dei lavori sull’avancorpo centrale, che inizieranno prima dell’estate e dureranno circa un anno e mezzo, per concludersi a fine 2022.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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