Uno sguardo sugli autori – Marie Belloc Lowndes

Nasce a Londra nel 1868, la sua giovinezza la trascorre in Francia, parte a Parigi e parte a La Celle-Saint-Cloud, nella periferia ovest di Parigi, vicino a Versailles.

Alla morte del padre torna a vivere in Inghilterra, ma compiendo moti soggiorni in Francia.

Era figlia dell’avvocato francese Louis Belloc e di “Bessie” Elizabeth Rayner Parkes, scrittrice inglese, femminista e filantropa.

Nel 1896 sposò Frederick Sawrey Lowndes, un giornalista inglese del Times da cui ebbe tre figli: Elizabeth, Charles e Susan.

Fu una scrittrice molto prolifica, ma arrivò al successo con i romanzi gialli, come evidenziato recentemente da Edizioni “Le Assassine”.

Il suo primo lavoro “The Heart of Penelope” fu pubblicato nel 1904, e la sua opera più conosciuta in Francia è probabilmente “I too, have lived in Arcadia” pubblicata nel 1941, che racconta la sua giovinezza trascorsa in Francia.

Le storie dei suoi libri, tra i quali va citato anche “The Lodger”, sono in gran parte ispirate a vicende realmente accadute in cui fonde suspence e risvolti psicologici che appassionavano Ernest heminguay, il quale la cita nel suo libro “Festa mobile”.

Alcuni suoi libri furono soggetti di film celebri e per altri l’ispirazione fu “The end of her Honeymoon” di cui cureremo la postfazione a breve della sua versione italiana “Luna di miele da incubo”, tradotta da Marina Grassini per le Edizioni le Assassine-Vintage.

Morì il 14 novembre 1947 nella casa della figlia, Elizabeth, la contessa Iddesleigh, a Eversley Cross (Hampshire).

È sepolta a La Celle Saint-Cloud, dove esiste ancora la sua casa in Avenue Camille-Norman.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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