Serie televisive

La Regina rossa di Amazon: uno sguardo al thriller spagnolo

La serie thriller “Regina rossa”, disponibile su Amazon Prime Video dalla fine di febbraio, è tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore spagnolo Juan Gómez-Jurado. Importante è stato il suo successo dopo poche settimane dalla data di uscita, fino al punto da far meritatamente ipotizzare la prossima realizzazione di una nuova stagione.

La prima stagione consta di sette episodi, è una coproduzione spagnola e messicana ed è stata diretta dal regista Koldo Serra. I due protagonisti principali sono impersonati dagli attori Vicky Luengo e Hovik Keuchkerian.

Quando essere intelligenti non basta

Antonia Scott (Luengo) ha un quoziente intellettivo di 242 ed è considerata, per questo, la persona più intelligente del mondo. Jon Gutiérrez (Keuchkerian) è un poliziotto dai modi burberi, ma gentili, di origine basca, che cerca di far cancellare un suo errore del passato.

Entrambi fanno parte della Regina rossa, una misteriosa agenzia investigativa finanziata dall’Unione Europea che interviene nei casi in cui le normali Forze dell’Ordine possono solo fallire.

A comandare entrambi è il misterioso Mentor, il quale ha un pessimo rapporto con la Scott e, diversi anni or sono, la portò addirittura ad abbandonare l’agenzia a causa delle proprie scelte.

Antonia e Jon sono chiamati a svelare l’identità di un ipotetico serial killer che ha ucciso in modo cruento e spietato il figlio di una famiglia altolocata di Madrid e che, forse, si è reso colpevole del rapimento di una ragazza. Mentre la Spagna benestante è scossa dalla paura di nuovi casi di cronaca, diversi segreti stentano a venire a galla.

Saranno le estreme capacità deduttive di Antonia a risolvere il caso, pur avendo, lei stessa, la necessità di un supporto morale autentico?

Il trailer di “Regina rossa”

La grande bellezza degli opposti che si completano

Regina rossa” trova il suo punto di forza nella capacità dei due personaggi principali di completarsi a vicenda con i loro reciprochi schemi comportamentali.

Una formula certamente assodata e declinata, nei decenni, in infinite serie poliziesche e thriller, ma che, in questo caso, si presenta sotto forma di un dinamismo vecchio stile, che ricorda i capisaldi del genere risalenti agli anni ’80 e ‘90.

Non la ricerca della novità, quindi, ma del vintage. Non un prodotto televisivo per i giovani, ma per i più grandi. Una trama solida, ricca di emozioni e mai scontata completano il quadro particolarmente favorevole di una serie ormai giudicata imperdibile dai più.

È arrivato il momento di rimpiazzare “La casa di carta”?

Marco Asteggiano

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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