Il Barolo di Jason Bull

Il Barolo di James Bull e la pubblicità

Sul finire della puntata 9×6 “Algoritmi” trasmessa da Rai1, Bull, per festeggiare, si prepara a stappare una bottiglia di Barolo del 2010. Per citare il titolo di un episodio di una stagione passata, Bull credeva di aver schivato una pallottola, ovvero la sua perdita della sua preziosa collaboratrice ed inventrice dell’algoritmo che ha permesso la nascita della T.A.C

A volte però, è proprio in questi momenti in cui ci si sente più sicuri, che arrivano le peggiori tegole. E Bull riceve la sua dritta in testa (e non è manco la prima come abbiamo scritto in questo e quest’altro articolo)

L’addio di Marissa

Sentendosi poco apprezzata e data per scontata, Marissa se ne va dalla T.A.C, lasciando così uno sbigottito Jason Bull, che non si capacita della cosa nè di come un suo concorrente sia riuscito a portagli via la sua collaboratrice più importante, intrepretata da Geneva Carr. La bottiglia rimane quindi lì, ancora da aprire.

Come sappiamo Jason Bull non digerisce bene le sconfitte, con questa come farà?

La risposta è qua sotto

La bottiglia di Barolo

Non sappiamo se, nella puntata il Consorzio del Barolo e Barbaresco ci abbia messo lo zampino; se sia stata una pubblicità non voluta oppure a pagamento. Comunque sia James Bull può essere citato, a tutti gli effetti, tra i testimonial del Barolo e merita una cassa del prezioso nettare.

Strana la vita, Piero Angela fu chiamato dall’allora presidente dell’Enoteca del Barolo, Luigi Gabutto ad essere testimonial del celebre vino. L’unica pecca è che il compianto divulgatore era astemio. Non ci risulta che lo sia altrettanto anche Michael Weatherly.

Si sa il Barolo non ha bisogno di pubblicità, ma di sicuro sia in Italia che negli Usa ormai sanno che James Bul, alias Michael Weatherly, quando vuole festeggiare brinda con il re dei vini piemontesi.

Lucia Bosia

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