La mossa dell’assassino, continua la saga di Angela Marsons
In attesa che i romanzi thriller di Angela Marsons diventino una serie TV anche in Italia, ci accontentiamo di registrare che le indagini di Kim Stone appariranno in tv sulla BBC. Sarà solo questione di tempo e poi la serie la vedremo anche da noi. Nel frattempo, pubblicato da News Compton Editori, con la traduzione di Anna Ricci, è uscito “La mossa dell’assassino”, versione italiana di “Child play” di cui proponiamo la recensione.
Il titolo originale sintetizza in modo inconfutabile il tema trattato nel thriller: l’infanzia calpestata, ma non solo, tornei per bambini particolarmente intelligenti e dotati che subiscono anche le pressioni genitoriali per riscattare, talvolta, i loro insuccessi nella vita sociale e lavorativa.

Un romanzo su un tema scottante che viene paludato in chiave letteraria con la premessa che si tratta di opera di pura fantasia, ma la realtà è piena zeppa di casi del genere.
Un libro di 337 in edizione economica, fatto apprezzabile in tempi in cui i libri costano non poco.
L’ambientazione del romanzo
L’Inghilterra e la sua periferia nel Black Country, zona in cui l’autrice stessa vive.
La trama de “La mossa dell’assassino“
A distanza di un solo giorno vengono rinvenuti due cadaveri; entrambi hanno un segno distintivo, una sorta di firma, un timbro dell’assassino sul retro del collo delle vittime.
La prima vittima è una professoressa universitaria di psicologia infantile, Linda Evans, particolarmente apprezzata nel suo campo rinvenuta in modo scioccante su un’altalena. Le altre saranno ritrovate in modo analogo come si trattasse di un gioco opera di un serial killer.
Gli indizi per arrivare alla scoperta del killer sono scarsi e, fra depistaggi e omissioni, il lavoro di Kim e della sua squadra è particolarmente snervante. Mentre si cerca di far luce sui primi due delitti, ne arriva puntualmente un altro.
Che cosa si prefigge l’assassino e che cosa vuole vendicare e riscattare?
Ma da dove iniziare per scoprire il colpevole? Le indagini effettuate sulla sorella della prima vittima, la professoressa Linda Evans, cominceranno a dare qualche senso su come dipanare l’intricata matassa.
E il torneo fra bambini intellettualmente dotati, “bambini gifted”, come li definisce l’autrice, sarà la via per risolvere il caso. Ma l’abisso per questa tragedia che svela poco alla volta nuovi misteri sarà particolarmente angosciante e profondo.
La chiave letteraria del romanzo poliziesco ha per sfondo un tema particolarmente caro all’autrice.
Kim verrà a capo del mistero prima che ci sia un nuovo omicidio o arriverà sempre subito dopo senza riuscire a interrompere la catena dei delitti?
Con una serie di colpi di scena, pathos e sgomento, Kim arriverà a mettere la parola fine.
Tommaso Lo Russo




