Molto spesso, quando agli autori si chiede come nascono i libri, rispondono che si tratta di opere di fantasia senza alcun riferimento alla realtà.
Su tali risposte e sulla loro sincerità abbiamo sempre avuto qualche dubbio. Siamo convinti invece convinti che molte volte le storie narrate prendano spunto dalla realtà, anche personale, dell’autore seppur romanzate.
Nel caso di Arianna Zeta, il noir di Flavia Zanirato tutto prende spunto dal lavoro che l’autrice svolge nella vita reale.
La trama
Anna Vailati è una hostess di una compagnia aerea privata italiana che, per lavoro, viaggia in tutto il mondo. Ha un volto d’angelo e un corpo atletico, è giovane, bella, bionda, occhi azzurri, simpatica e di buona compagnia.
Ha una doppia vita in cui si chiama Arianna Zeta ed è una spietata killer che lavora per un club quasi tutto al femminile, costituito per difendere gli oppressi eliminando i loro aguzzini, meglio se uomini.
Dopo il rifiuto da parte di un Servizio segreto accetta la proposta da parte dell’associazione “The Angels of Assassination” di mettere il suo talento a disposizione per una nobile causa. Perché dove la giustizia umana non arriva oppure è latitante il loro compito è di fare giustizia.
Tra un volo e l’altro, da sola o in compagnia della sua amica del cuore, Anna alias Arianna, svolge con bravura il suo doppio lavoro di killer nel mondo del malaffare e dei colletti bianchi, affrontando imprenditori senza scrupoli, mediocri agenti segreti, genitori possessivi, narcotrafficanti, uomini violenti, politici dalla dubbia moralità.
Il suo lavoro non conosce confini: agisce in Italia come all’estero.
Conclusioni
Arianna Zeta. The angels of assassination è un libro formato da tante avventure, con un ritmo serrato. Sono dodici racconti inquietanti, un pugno di ferro in un guanto di velluto, ambientati in parte a bordo degli aerei e in parte nelle strade di tutti i giorni.
Cosi raffinati e feroci che l’autrice, di professione assistente di volo, ha scelto di nascondersi dietro uno pseudonimo, perché racconta, senza troppi giri di parole, disavventure avvenute a chi ha avuto la disgrazia di lavorare in piccole compagnie aeree, finite male.
Il libro è ben scritto e propone anche il tema del mondo aeronautico quale quello delle compagnie aeree” low cost”. Tanta acrimonia nei confronti della propria situazione lavorativa che l’autrice sfoga inventando storie per scaricare la tensione.
Speriamo che ci riesca e che non si immedesimi troppo nel suo personaggio!!
Lina Lo Russo