Autori del Giallo: Massimo Carlotto
Nato a Padova è uno scrittore, drammaturgo, giornalista, saggista, fumettista e sceneggiatore italiano. Si dice che quando uno scrive, nella trama, ci mette del suo. Mai tanto è più vicino al vero come in Massimo Carlotto che, una esperienza da letteratura gialla, la vive in prima persona.
Infatti fu protagonista, dagli anni 70 agli anni novanta, di un caso giudiziario di cui si occuparono le cronache di allora. Militante di Lotta Continua fu accusato di omicidio per aver ucciso con 59 coltellate una ragazza ventiquattrenne. Condannato a 16 anni fu graziato dall’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro in quanto molti leader politici tra cui Nilde Iotti, il presidente della Corte Costituzionale Ettore Gallo e tanti altri.
Carlotto ha scritto, tra gli altri: La banda degli amanti, La Signora del martedì, Sbirre, Tre passi nel noir ed diversi altri e ricevuto un’infinità di Premi letterari tra cui il Grinzane Cavour Noir e il Premio Scerbanenco.
Dalle sue opere sono stati tratti i film: Il fuggiasco, Arrivederci Amore, Badalpur e Jimmy della collina.
La Banda degli amanti:
Avviene tutto per un senso di rimorso che, a distanza di tempo, attanaglia la ricca svizzera Oriana Pozzi Vitali che ha avuto una relazione clandestina e, secondo lei molto segreta, con il professor Guido di Lello.
Non è così, ricattata per la sua tresca, non cede al ricatto richiestole, ma poi non può vivere con il senso di rimorso che la spinge ad ingaggiare un investigatore privato, tale Marco Buratti, noto come l’Alligatore, per far luce sulla scomparsa dell’amante.
L’investigatore, sta passando un brutto momento, dapprima non accetta e poi si lascia convincere. Sembra che non ci siano indizi e tracce per risolvere il caso, ma finalmente approda in un mondo border line dove il confine fra legalità e illegalità è sottile.
Finalmente, quasi per caso, arriva l’indizio e gli altri saltano fuori come le ciliege e tutto sembra portare a Giorgio Pellegrini, ristoratore, ricattatore e faccendiere senza scrupoli
Crediti immagine: Andrea Caranti (on Wikipedia as Andreas Carter); CC BY-SA