Lo scrittore e pittore svizzero Friedrich Dürrenmatt nacque a Konolfingen, in Svizzera, nel Canton Berna, il 5 gennaio del 1921. Da giovane ebbe una vita alquanto irrequieta: alcool, droga e fumo, ma non solo. Diplomatosi nel 1941, si appassionò allo studio della filosofia e delle lingue germaniche sia a Berna che a Zurigo.
Il principio
Foto di: Elke Wetzig,
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Alla fine della seconda guerra mondiale, fu affascinato e condizionato dalle opere di Lessing, Kafka e Brecht, che lo influenzarono pesantemente, quando iniziò a scrivere.
I suoi sono libri a sfondo raccapricciante, ispirati al tema della morte, agli omicidi e alla tortura. Esordì in teatro suscitando scandalo che però gli portò fama non solo nei cantoni svizzeri, ma anche in Italia e in altre parti d’Europa.
Nel 1947 convolò a nozze con l’attrice Lotti Geissler e scrisse romanzi che vennero pubblicati a puntate sui quotidiani.
Le sue opere
Tra queste vi sono “Il giudice e il suo boia” e “Il sospetto”. Il primo dei due è andato in onda sulla Rai con interpreti, tra gli altri, di Paolo Stoppa e la deliziosa presentatrice Gabriella Farinon.
Il film è ambientato tra Svizzera e Italia. La fama a livello internazionale, però gli arrise, nel 1956, con il dramma “Visita della vecchia signora”. L’opera fu proposta nei teatri di New York, Roma, Londra e Parigi. A cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta si dedicò alla politica e visitò gli Stati Uniti, Israele e il campo di concentramento di Auschwitz.
Dürrenmatt si propose anche come critico della società contemporanea attraverso saggi e conferenze tra cui: “Sätze aus Amerika” (Frasi dall’America), “Ich stelle mich hinter Israel” (Io sto con Israele). La solidarietà con Israele fu concomitante con il centesimo anniversario della nascita di Albert Einstein .
Inoltre scrisse “Kants Hoffnung” (La speranza di Kant) e l’altro dedicato a Václav Havel, dal tito: “Die Schweiz – ein Gefängnis” (La Svizzera – una prigione).
Per le sue idee venne spiato dalla polizia segreta svizzera, cosa che, quando se ne accorse, lo portò ad asserire che la Svizzera oltre a mostrare una facciata di perbenismo e democrazia, fosse uno stato di polizia.
Altri drammi di successo furono I fisici (Die Physiker) e La meteora (Der Meteor) rispettivamente degli anni 1963 e 1966. Dopo la morte della sua prima moglie, avvenuta nel 1983, si risposò subito dopo con l’attrice e produttrice Charlotte Kerr.
Abbinata all’attività di drammaturgo, lo scrittore si dedicò, con passione e capacità, alla pittura. Il suo ultimo lavoro fu La valle del Caos.
La morte ed il suo ricordo
Friedrich Dürrenmatt morì il 14 dicembre del 1990 a Neuchâtel in Svizzera, dove nel 2000, è stato creato il Centre Dürrenmatt Neuchâtel, un polo interdisciplinare sorto intorno alla casa dello scrittore, che raccoglie anche gran parte dei suoi dipinti.
A breve su queste pagine il romanzo “Il giudice e il suo boia” di cui è disponibile la fiction su Rai Play.
Lucia Bosia