Le indagini di Lolita Lobosco e l’enogastronomia pugliese
In Puglia stanno pensando di assegnare un Premio a Lolita Lobosco, alias Gabriella Genisi, per la promozione che sta offrendo alla cucina e ai prodotti pugliesi.
Ovviamente, tutti ottimi, ma, come si diceva una volta: a pubblicità è l’anima del commercio.
Per l’agroalimentare pugliese vale lo stesso principio e la serie in Tv di Lolita ha incuriosito quanti non ne conoscevano le specialità che acquisiscono un clamore particolare a seguito della fiction interpretata dall’avvenente Luisa Ranieri.
Per la precisione va detto che ciascuno degli 8 romanzi dell’autrice, di Mola di Bari, è un inno al gusto e alla cultura gastronomica.
A cominciare dal titolo, oppure all’interno del romanzo, c’è un pretesto per assaggiare una leccornia: La circonferenza delle arance, Giallo ciliegia, Uva noir, Gioco pericoloso, Spaghetti all’assassina, Mare nero, Dopo tanta nebbia, I quattro cantoni.
Dai panzerotti, agli spaghetti all’assassina, “Le indagini di Lolita Lobosco”, sono un tripudio alla gola, un itineario nel gusto e nei sapori con cui la Film Commission pugliese (Apulia Film Commission) ha centrato l’obiettivo come valido strumento di propaganda dei sapori e dei luoghi della Puglia.
Infatti, se l’enogastronomia pugliese ne ha tratto vantaggio, altrettanto beneficio c’è stato per i luoghi citati: il suggestivo lungomare, la zona della Fiera del Levante, la città vecchia, gli antichi palazzi, il castello svevo, la Basilica di san Nicola e la cattedrale di san Sabino a fianco della quale abita proprio il vicequestore Lobosco, così come per tutti i comuni limitrofi: Monopoli, Putignano, Polignano e San Vito con la sua splendida Abbazia sul mare.
Il risultato è che nella serie Rai, tratta dai romanzi della scrittrice Gabriella Genisi, interpretata da Luisa Ranieri, le ricette pugliesi fanno da filo conduttore del racconto.
Lo stesso si ripeterà nei prossimi romanzi Pizzica amara e “La regola di Santa Croce, in cui la protagonista sarà un maresciallo dei Carabinieri. Lo scenario saranno i luoghi del Salento con racconti di piatti tipici salentini
Noir e ricette
Sembra che nelle fiction gli omicidi ispirino svarite ricette.
Del resto, non è stato solo Nero Wolfe ad essere particolarmente appassionato di cucina mentre, tra un piatto e l’altro, arrivava alla soluzione di un caso.
Anche la prorompente Luisa Ranieri, alle prese con molteplici casi di omicidio, ha fatto innamorare gli italiani per altrettante sfiziose pietanze.
Covid-19 prima o poi sparirà, e gli italiani stanno aspettando di andare a scoprie i luoghi della fiction e molti altri non citati, ma parimenti bellssimi.
Complice nell’impresa un territorio straordinario entrato nei desideri di tantissimi italiani che, quando si potrà, grazie alle immagini di una città capoluogo svelata nei suoi scorci più belli, si riverseranno in quella destinazione.
Gabriella Genisi afferma di amare tutte le cucine regionali: «Ma non solo pugliesi. Io amo la cucina e la condisco di contaminazioni», e tra un’indagine e l’altra della vice-questore Lolita, nei suoi romanzi, lancia anche un vademecum di ricette per tutti i gourmet.
Una dozzina per ogni romanzo che fanno di lei una novella creatrice di piatti tipici.
Se pensate che anche nella nuova serie e romanzi sono previste altre ricette, senza dimenticare i dolci, il numero diventa veramente considerevole.
In conclusione, fra un indizio e la soluzione di un caso, c’è anche il modo di presentare un luogo, in buona sostanza: saperi, sapori e terrritorio.
E se parliamo di territorio e gusto, non possiamo non citare Rosa in Giallo che, a partire dalle colline Unesco delle Langhe, declina la letteratura gialla sotto l’aspetto dell’enogastronomia a cura delle scuole alberghiere.
Di seguito, i link ai bandi di Rosa in Giallo in Italiano e in Inglese.
Tommaso Lo Russo