Soli tra le stelle, un giallo psicologico di Elena Biondo.
Elena Biondo, autrice alla quale abbiamo dedicato un articolo poco tempo fa ed ospite al nostro prossimo Salotto Letterario Rosa in Giallo e Noir, dà alle stampe il suo primo romanzo giallo, “Soli tra le stelle” di 183 pagine con Golem Edizioni.
Asserire che è un libro facile da leggere può essere fuorviante. Tuttavia, siamo del parere che i libri che lasciano il segno, generalmente, sono un po’ complessi. Il romanzo, gradevolissimo, si potrebbe suddividere principalmente in due fasi.
La prima è quella dell’analisi come se si fosse dallo psicologo.
L’autrice in effetti lo è, psicologa, intendo. Attraverso la voce narrante che, a volte, sembrano essere due che si fondono e si confondono scava, con tenerezza, nei personaggi del romanzo. Alla fine ti accorgi che scava anche su di te, nella tua anima di lettore e, penso, anche su se stessa che è, al tempo stesso, autrice e lettrice. Una ricerca all’interno del tuo io che, in parte, non conoscevi e il libro ti aiuta a capire e apprezzare.
La seconda parte è il giallo.
Un romanzo divertente e appassionante che ci porta a spasso nel torinese, così come nelle Langhe, fino al Veneto, a Sarmede – il paese delle fiabe – e al Friuli. Al contempo un romanzo istruttivo, ma “facile” da capirne le spiegazioni come fossero una favola.
Soli tra le stelle è un giallo psicologico ma già il titolo è emblematico e merita una digressione. Soli si può essere anche in mezzo a frotte di persone. Anche le stelle sono sole nelle galassie, ma irradiano, con la loro luce, anche da lontano. Vale lo stesso per le persone: ce ne sono alcune che emanano luce, impressioni e influenze positive, mentre altre sono un buco nero che tutto nasconde e niente illumina, concede ed offre.
Inoltre “soli” è aggettivo sostantivato plurale di solo.
<<Ovvero noi uomini siamo tutti soli tra le stelle e abbiamo bisogno di amore e di riconoscimenti, in altre parole di energia e calore>>
La trama
Angelina Sperperi fa la psicologa, e per iniziare a guadagnare e lasciarsi alle spalle periodi molto duri, si è dovuta reinventare Psicoastrologa. Infatti la targa del suo studio riporta la dicitura “Psicoastrologia e Sviluppo Individuale”. Vale a dire un mix di psicologa e astrologa che riceve i suoi pazienti e fa loro il consulto astrologico e, nel frattempo, li ascolta con attenzione e osserva. I pazienti, visto che si parla anche di astrologia, si sentono meno imbarazzati e cominciano ad arrivare.
Tra i suoi pazienti, Barbara Vallora che, dopo un po’ di consulti, scompare. Il marito di lei, vanesio, narciso e abulico va dalla psicologa per farsi aiutare a rintracciare sia la moglie che, soprattutto, il pc pieno di segreti.
<<Barbara Vallora è una donna minuta affacciata con grazia sul bordo dei cinquant’anni, dotata di zigomi solidi e fronte serena, occhi verdi, fieri e miti allo stesso tempo, Vergine ascendente Ariete…>>
Al professore letterato di fama, Gianluca Zinaldi la psicoastrologa non rivela nulla di quanto le ha confidato la paziente. Dopo poco la scomparsa della cliente il marito viene ucciso. Si pensa subito che i due fatti possano essere collegati.
A questo punto scatta in lei la molla dell’investigatrice: vuole sapere. Saranno la psiche che ogni tanto ci fa fare cose impreviste e che non si possono rimandare, oppure l’impulso del rischio che ci assale come una calamità? O forse ancora solo la congiunzione del nostro segno con un altro che ci spinge ad agire in modo imprevedibile?
Fra i suoi pazienti c’è anche un ex bodyguard gentile che lei ingaggia per rintracciare la donna e scoprire chi abbia ucciso il marito. Per non farsi mancare nulla si porta dietro, per le sue indagini, anche il nipotino.
Investiga con due bizzarri compagni, sulla scomparsa della sua controversa paziente, forse uxoricida. È tutto un mistero, ma sarà proprio il suo bodyguard, Saverio Pompeo, a fornirle, inconsapevolmente, l’indizio migliore per risolvere l’enigma.
Soli tra le stelle si conclude non con uno ma due finali a sorpresa, veramente inaspettati. Alla fine del libro se ne può intuire anche un terzo altrettanto inatteso. Vediamo se lo capirete.
Buona lettura
Tommaso Lo Russo