Recensioni di libri

La tua ultima bugia, un noir di Rachel Abbott

È uscita recentemente, in allegato al settimanale “Oggi”, la ristampa di “La tua ultima bugia”, mirabile traduzione di Elena Cantoni dall’inglese di And so It Begins, facente parte della serie Le investigatrici.

Si chiede spesso all’autore quanto di personale ci sia in un romanzo. La risposta è quasi sempre che è storia di pura invenzione.

Nel caso di Rachel Abbott, alias Sheila Rodger, non ci sogneremmo di porre la stessa domanda.

Infatti, nei suoi ringraziamenti al libro, cita mezza Scotland Yard, un sergente che si intuisce che dà spunto alla trama, giudici, medici e psicologi che sono stati la fonte preziosa delle sue informazioni che ha riportato brillantemente nel libro.

Il tutto, in un crescendo e alternarsi di situazioni, una l’opposta dell’altra, tanti presunti colpevoli che diventano subito dopo innocenti per poi ritornare colpevoli.

In un saliscendi di suspence che ti tiene attaccato al libro fino all’ultima pagina, alla ricerca della soluzione che sembra sempre a portata di mano, ma si allontana sempre più anche quando pare stia arrivando la parola fine.

Lo scenario del romanzo

L’Inghilterra e Leicester, in particolare, altri luoghi anche fuori dell’Inghilterra e una villa che sembra la casa del mistero, dove tutto può accadere e riaccadere.

Esiste l’altra Dimensione?

Francamente non lo sappiamo, ma in molti se ne sono interessati: scrittori, poeti, psicologi, maghi, fattucchiere e sensitivi. Ma in questo caso non è solo una sorta di altra dimensione. Qui nel racconto c’è la confusione e commistione fra la realtà e il sogno.

Soprattutto l’incubo che diventa parte della vita reale e si fonde in un altro che la voce narrante aiuta a rendere ancor più angosciante.

La trama

La scena che si pone davanti al sergente Stephanie King, accompagnata da un imberbe principiante logorroico, è tragica, ma soprattutto sembra un dejà vu.

Il morto sgozzato è un fotografo famoso e quella casa fa venire i brividi.

I personaggi del romanzo non sono molti, ci sono soprattutto: Marcus, Cleo, Amina, l’accusata, pochi altri e un passato che è sempre lì per chiedere il conto. E ritorna per tutti, anche per il sergente Stephanie King che deve mettere ordine nella sua vita, senza ostacolare le indagini che hanno la precedenza.

C’è, infine, un detective affascinante ma scontroso che sarà l’assegnatario del caso.

La voce narrante

<<Quindi è così che finisce. Adesso è tutto chiaro: dovrò scegliere tra ucciderti e morire. Certe morti sono inevitabili. Altre si possono prevenire. E poi ci sono tragedie con una forza propria, che una volta innescate travolgono tutto, causando un dolore dopo l’altro. Sì. È ora di finirla >>.

Il finale, in un crescendo spasmodico, tutto a sorpresa, è imprevedibile, tanto che per capire chi si salverà dovrete fare attenzione al colore dei capelli, altrimenti dovrete ritornare indietro per controllare il dettaglio.

L’autrice si diverte, ogni tanto, a riavvolgere il filo per ingarbugliare ancor più la vicenda.

La tua ultima bugia” è un romanzo appassionante e coinvolgente, dove i ritratti dei personaggi sono realizzati con particolare sapienza e introspezione psicologica.

Buona lettura.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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