Recensioni di libri

Javier Cercas: uno scrittore, traduttore e filologo spagnolo

Lo scrittore è nato a Ibahernando, paesino della provincia di Cáceres, in Estremadura nel 1962. Javier Cercas è figlio di un veterinario di campagna e cugino del politico Alejandro Cercas.

Nel 1966 si trasferisce a Gerona, dove compie gli studi. Alcuni membri della sua famiglia, incluso suo padre, sono falangisti, ma tuttavia Cercas inizia a farsi una opinione personale della guerra civile spagnola, documentandosi profondamente sull’argomento.

Lavora anche come opinionista per il quotidiano spagnolo “El País” e del supplemento del sabato. A partire dal 1989 è stato docente di filologia e letteratura spagnola all’Università di Gerona.

Le sue opere

Ha raggiunto il successo con: Soldati di Salamina (Guanda 2002); Il movente (Guanda 2004); La velocità della luce (Guanda 2006).

Tra le altre sue opere ricordiamo:

  • La donna del ritratto (Guanda 2008);
  • Anatomia di un istante (Guanda 2010);
  • Il nuovo inquilino (Guanda 2011);
  • La verità di Agamennone (Guanda, 2012);
  • Le leggi della frontiera (Guanda, 2013);
  • L’impostore (Guanda 2015, vincitore dell’European Book Prize 2016);
  • Il punto cieco (Guanda 2016);
  • Terra Alta (Guanda 2020);
  • Indipendenza (Giamda2021);
  • Il castello di Barbablù (Guanda 2022)
  • Colpi alla cieca (Guanda 2023). Attualissimo libro ispirato alla drammatica situazione attuale.

Fra i Premi:

Nel 2016 Javier Cercas vince la IX edizione del Premio FriulAdria – Sezione “La storia in un romanzo”, per «l’audace esplorazione dei limiti fra realtà e finzione: per aver restituito nei suoi romanzi la coerenza e la simmetria della storia, ma anche tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura».

Tra i premi che gli sono stati conferiti citiamo il Premio Nacional de Narrativa (2010), il Premio Salone Internazionale del Libro di Torino (2011) e il Premio Internazionale Mondello (2011).

Nel 2019 gli viene attribuito il Premio Sicilia, conferito nelle precedenti edizioni a Isabel Allende e Luis Sepúlveda. Un premio nato per omaggiare le massime voci del nostro tempo, per riconoscerne l’eccellente impegno personale, civile ed artistico.

Risale al 2022 il Premio Fulvia, prestigioso riconoscimento dedicato al personaggio femminile di Una questione privata, il romanzo che Beppe Fenoglio scrisse nel 1963 e di cui si sta celebrando il Centenario a cura del Centro Studi Fenoglio.

La sua opera è principalmente narrativa. Si caratterizza per la mescolanza di diversi generi letterari e il particolare uso del cosiddetto romanzo non-fiction. Vale a dire, l’abbinamento di cronaca e saggio con la finzione.

Ha inoltre effettuato diverse traduzioni di opere di altri autori. A partire dal suo romanzo di successo “Soldati di Salamina,” le sue opere sono state tradotte in oltre venti paesi e in più di trenta lingue.

A breve, su queste pagine, la postfazione di “Terra Alta di Guanda Edizioni, uscito nei supplementi del Corriere della Sera.

Lucia Bosia 

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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