Il matrimonio delle bugie, un thriller psicologico

Il successo di questa autrice, Kimberly Belle non si giustifica completamente. Seppur il romanzo sia il più bello che abbia scritto, non ci lascia particolarmente soddisfatti.

La storia non è originale e in passato, il tema dei disastri arei è già stato oggetto di romanzi, fiction e tradimenti. Un romanzo questo di 352 pagine, che ha suscitato commenti contrastanti, da giudizi molto positivi ad altri meno benevoli.

La trama

Il libro comincia in modo un po’ melenso e sdolcinato e quando finisce la prima parte ci si aspetta qualche cosa di più avvincente e meno scontato. Un thriller dovrebbe essere l’emblema della suspence. Se così non avviene lascia a desiderare.

Dopo sette anni di matrimonio, Iris e Will sono il ritratto della coppia felice: vivono in una bella casa, hanno un lavoro appagante. A completare questo quadro idilliaco manca solo un bambino.

Will parte per un viaggio di lavoro in Florida e Iris non sospetta minimamente che il suo mondo perfetto sta per essere sovvertito. L’aereo diretto a Seattle precipita e, tra i nomi delle vittime rinvenute, c’è inspiegabilmente quello di Will. Iris ne è sconvolta. Will non doveva essere su quel volo.

Perché il marito Will avrebbe dovuto mentirle? Quale altro castello di bugie l’aspetta? Indagando scopre una vita parallela del marito.

Cosa fareste, se all’improvviso, scopriste che avete vissuto con uno sconosciuto?

Scopre che non c’era nessuna conferenza in Florida e che il marito è il responsabile di un grosso ammanco di 5 milioni di dollari nella società dove lavorava. L’unica cosa che Iris vuole, è scopre la verità.

Si tratta di una lettura scorrevole, il libro perfetto per chi vuole avvicinarsi al genere. I personaggi e il loro stato d’animo sono ben caratterizzati e analizzati. Riusciamo a entrare in sintonia con Iris e ne ammiriamo la sua forza e determinazione.

Lina Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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