Valeria Bianchi Mian tra scrittura creativa, gialli e tarocchi

Stranamente, prima di incontrare Valeria Bianchi Mian ho conosciuto il figlio di dieci anni. Scrittore in erba molto bravo che ha partecipato con un racconto a Rosa in giallo e noir.

In effetti, la considerazione – non solo mia – è che avesse copiato, oppure che qualcuno glielo avesse scritto. Parlandogli, mi sono ricreduto, se non in toto, almeno in parte. Comunque sia il ragazzo è molto in gamba.

Di sicuro, con tale madre non poteva essere diversamente.

L’incontro con l’autrice al Salotto Letterario di Rosa in giallo e noir

L’incontro con Valeria Bianchi Mian, psicologa di orientamento junghiano, milanese d’origine e torinese d’adozione, è avvenuto a Bossolasco, durante il Salotto letterario di Rosa in giallo e noir.

La seconda occasione è avvenuta alla presentazione del libro di Massimo Tallone, “La ragazza del Bristol”, di cui era intervistatrice dello scrittore, di cui abbiamo redatto diverse recensioni.

La carriera

Oltre al suo lavoro di psicoterapeuta di gruppo, di formatrice e insegnante Mindfulness, Valeria ha ideato Tarotdramma, intreccio di psicodramma e scrittura terapeutica con le carte dei tarocchi.

Conduce corsi di scrittura creativa con Golem Edizioni e Psicologia.io. Co-conduce il progetto Medicamenta, lingua di donna e altre scritture, con percorsi di psicoterapia e produzione di antologie (Maternità marina, Terra d’Ulivi Edizioni).

Fa supervisione con operatori sanitari e familiari (RSA per AD e demenze (2006-2013) e tossicodipendenze (2004-2007). È membro ARAGIP Psicodramma, nonché membro SIPSIOL – Società Italiana Psicologia Online.

Tra i suoi libri citiamo “Favolesvelte” (Golem Edizioni), “L’uovo magico” (Edizioni Simple), il noir “Non è colpa mia” (Golem Edizioni) e la silloge “Vit(amor)te. Poesie per arcani maggiori” (Miraggi Edizioni).

Valeria sarà ospite al Salotto Letterario di Rosa in giallo e noir il 17 settembre 2023, a Bossolasco.

Conclusioni

Forse, la motivazione dell’invito è che Valeria ha sette vite come i gatti e speriamo che ce ne passi una o che almeno ci insegni a gestirne e viverne qualcuna in più.

Più verosimilmente lei ha imparato ad utilizzare il cervello a cassetti. Chiuso uno ne apre un altro senza confondersi. Un sistema che in tanti hanno adottato e forse bisognerebbe imparare ad utilizzare più che non le fantomatiche idee e corsi di leadership a pagamento.

Sia come sia, leggere allarga la mente e scrivere aiuta a tirare fuori il tuo io.

A breve, su queste pagine, la postfazione di “Il corpo crudo”, uscito con il supplemento de La Stampa ed edito da Golem Edizioni.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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