Ci sono fatti che, quando capitano agli altri, uno li giudica in un modo e poi, quando ti riguardano direttamente, li valuti e reinterpreti in altra maniera.
In buona sostanza, la massima di Stendhal, che ognuno guarda le cose attraverso i propri occhi, è sempre valida e non arrugginisce mai, anzi!
In un mondo che non è più maschilista come ai tempi, per esempio, dell’americana Ruth Bader Ginsburg, l’emancipazione femminile ha fatto passi da gigante. Fu lei che coniò la parola “genere” che preferì sempre a “sesso” per indicare le distinzioni uomo/donna. Un ruolo fondamentale per l’emancipazione femminile. Una favola che durò a lungo e in cui la Ginsburg fu fondamentale in quella corsa lenta verso la parità di genere.
I tempi passano e l’evoluzione del pensiero e della cultura del macho, del superuomo migliorano, si trasformano e progrediscono. Sembra che la parità raggiunta non sia più un miraggio.
In quest’ottica di tutelare al meglio le donne ci sono state diverse disposizioni normative fino ad arrivare al recente Codice rosso contro la violenza nei confronti delle donne e i soggetti fragili, entrato recentemente in vigore e votato da tutti i partiti, compreso il Cinque Stelle.
Cos’è il Codice Rosso? Semplicemente una legge dello Stato che dovrebbe tutelare e proteggere le donne dalla violenza dei maschi. Quella del 19 luglio 2019, la n. 69, è una legge della Repubblica Italiana a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti.
Blogger, influencer, opinion leader dovrebbero essere quelli che non remano contro.
Il grillo parlante
Ebbene, la sortita di Beppe Grillo, in un video che è diventato virale, ha fatto ritornare indietro di molti anni la questione dell’emancipazione femminile.
Se ci fosse un mondo parallelo si potrebbe ipotizzare che la gaffe, l’affronto alla civiltà e alla libera determinazione delle donne, perpetrata da Beppe Grillo non sia successa in Italia e ripresa dai social e media, ma che sia avvenuta in un’altra dimensione.
Quindi un fatto meramente di pura immaginazione, come quando nei film e nei romanzi si scrive: <<ogni riferimento a fatti, persone e cose realmente esistenti è puramente casuale e le vicende ivi narrate non sono veramente accadute, ma opere di pura fantasia>>
Non sappiamo se ci siano un’altra dimensione e un mondo parallelo. Sta di fatto che il comportamento di Grillo è esecrabile.
E la storia che ogni volta rinnova il refrain :<<Se l’è cercata>> è vergognosa e i maschi che hanno una sorella, una madre, una figlia, una nipote, un’amica, si indignano.
Ovviamente qualcuno non si stizzisce, come Marco Travaglio che lo difende in quanto non c’è ancora una sentenza!
Figuriamoci, se Gesù fosse stato processato in Italia non ci sarebbe ancora la sentenza definitiva!
Complimenti Grillo (s)parlante!
Da un’altra prospettiva, molti quelli pronti a condannare il gioielliere di Grinzane Cavour, nel Cuneese, per eccesso di legittima difesa che aveva reagito solo alla violenza ad una donna, la moglie.
Tommaso Lo Russo