Covid e gay: il verbo di David Asor
Ci sono notizie che pochi vorrebbero ricevere, ma te le danno lo stesso e la rete serve da cassa di risonanza di ogni notizia, bufala, fake news e notizie false, tendenziose e.…incredibili.
L’ultima è che «Il vaccino anti-Covid vi farà diventare gay, ne abbiamo le prove». L’affermazione, ovviamente falsa, è stata pronunciata nel corso di un sermone dal rabbino ultraortodosso israeliano Daniel Asor.
Il suo discorso stupefacente e omofobo, è stato riportato dal sito Israel Yahom e ripreso dal quotidiano britannico The Independent.
Il rabbino Daniel Asor è convinto che il vaccino sia l’arma con cui un governo pareallelo vuole stabilire un nuovo ordine mondiale.
Parole farneticanti che hanno generato ilarità, indignazione e molta satira.
Nonostante tali parole assurde Israele resta il paese con il più alto tasso di vaccinazioni al mondo.
Infatti, in Israele proseguono, a tasso sostenuto, le vaccinazioni di massa contro il coronavirus, mentre rimane molto elevato il numero dei contagi e crescono i decessi.
In base ai dati emessi dal ministero della Sanità, dall’inizio del mese sono morte oltre 600 persone ed il totale dall’inizio della pandemia ha raggiunto la cifra di 4.000. Cifra molto alta se rapportata alla popolazione del paese israeliano.
Due milioni di israeliani hanno ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer e 250 mila di questi hanno preso anche la seconda, che è considerata quella determinante per l’immunizzazione.
Quella del rabbino Daniel Asor è solo l’ultima delle tante teorie cospirazioniste circolate intorno al covid e al vaccino per contenerne il contagio.
Cambiando nazione e restando In Italia non è che le parole del direttore di Radio Maria, don Livio Fanzaga, secondo cui la pandemia ”è un complotto in cui Satana ordisce le trame sia meglio.
Il Covid è una tragedia, la gente comincia ad andare in crisi psicologica, l’economia va a rotoli e la povertà aumenta.
Ci mancavano solo l’omofobia, Satana, l’arroganza e la stupidità.
Per dirla con le parole di un bel romanzo di Margherita Oggero «Non fa niente», va tutto bene, per cambiare lingua, in russo, «Nicivò», in Swahili «Akuna Matata». Che tradotto, vuol dire «Va da schifo».
Lucia Bosia