L’ultima cripta, un romanzo di Fernando Gamboa
L’isola di Utila, di fronte alle coste dell’Honduras, è il luogo di un inspiegabile ritrovamento sottomarino: una campana sepolta nella Barriera Corallina.
Ulises Vidal, avventuriero, ed Eduardo Castillo, professore di Storia medievale, sono i fautori della scoperta, da loro giudicata impossibile a causa delle evidenti implicazioni storiche che essa comporta.
La trama
Inizia così un’avventura al limite della suspense, che li porterà ad affrontare intricati ed incredibili misteri insieme all’archeologia Cassandra Brooks. Pericoli, minacce ed una verità tenuta nascosta per oltre sette secoli li attenderanno al termine di un viaggio tra Spagna, Africa ed America Centrale.
Un romanzo che va ben oltre le aspettative, con l’idea, risulta ottima, di riscrivere la storia della scoperta delle Americhe attraverso il linguaggio dell’avventura.
Molti degli elementi narrativi presenti nell’opera sono un evidente prodotto della fiction letteraria e non è certamente il realismo storico ad essere ricercato dal lettore tipico del genere avventuroso.
Ferdinando Gamboa riesce nell’intento di farci vivere nella tensione e nella paura attraverso la rappresentazione di una nuova visione della storia, comunque fittizia. Leggere questo libro: un’esperienza che non delude
Al termine dell’esperienza vissuta attraverso la lettura de “L’ultima cripta”, risulta naturale desiderarne il seguito. Infatti, il romanzo è il primo di una fortunata serie iniziata proprio con la sua pubblicazione in Spagna nel 2007.
I lettori italiani possono solo aspettarsi il meglio da quest’opera e da quelle successive di Gamboa, autore da scoprire e da riscoprire, degno di approdare, magari, un giorno, al cinema ed alla televisione.
Un suo eventuale ed ulteriore successo, che, se si realizzasse per davvero, non potrebbe che confermare la grande bravura di questo autore.
Marco Asteggiano