Dalla fiction di Arancia Meccanica alla realtà di Lanciano

Il romanzo distopico è un genere che fa da contraltare al romanzo utopico, quello in cui si pensa ad un mondo migliore.    

Al contrario, il romanzo distopico è quello dove si presenta un mondo totalmente in negativo e in cui il male della società si esplicita fino alle estreme conseguenze con particolari effetti distruttivi e dirompenti.

Fra i cultori di questo genere, oltre ad Arancia Meccanica di Anthony Burgess del 1962 (ma non è stato il solo di questo genere) ci sono anche i romanzi Brave New World di Aldous Huxley e 1984 di George Orwell.

Sovente questi libri distopici sono ambientati nel futuro in cui il capitalismo esprime il peggio di sé. Dal romanzo di Burgess, Stanley Kubrick riadattò, in versione cinematografica, Arancia meccanica, distribuita negli Stati Uniti nel 1971 e, in seguito, nel resto del mondo.

Un successo planetario agghiacciante, ispirato ad una storia vera incorsa allo stesso scrittore e alla moglie che, a causa delle violenze da parte di un gruppo di teppisti, perse il bambino.

Il significato di Arancia meccanica e di “As queer as a clockwork orange”

L’uomo, in balia della società, impossibilitato a scegliere il proprio destino e la propria morale, diventa una arancia meccanica, vale a dire un essere inanimato, un automa che aspetta solo di essere innescato da qualcuno o qualcosa per agire nel bene o nel male.

Inoltre, il titolo Arancia Meccanica riunisce altre suggestioni, come ad esempio quella della frase dialettale londinese:

As queer as a clockwork orange

che indicava una persona o una cosa molto strana. Infine, lo stesso Burgess segnalò che in malese “orang” significa uomo o persona. Il romanzo è ambientato in un futuro in cui il mondo è dominato dalla violenza di bande senza controllo.

Oggi, la realtà non è tanto meglio.

A Lanciano, in provincia di Chieti, poco tempo fa, c’è stata una rapina violenta. Due uomini mascherati si sono introdotti all’interno di una villa nella periferia della città.

Il bottino del furto è stato irrisorio. Soltanto mille euro rinvenuti nella cassaforte che i malviventi si sono fatti aprire a seguito di minacce e botte. Lo sgomento, nella città di mare, è stato forte perché tutti sono andati con la memoria ai fatti, mai dimenticati, delle belve di Lanciano.

Arancia meccanica: il romanzo, il film e la vita reale.

Tra lo scrittore e il regista del film c’è stata polemica e contrarietà relativamente al finale. Nel film manca l’ultimo capitolo in cui lo scrittore prevedeva una sorta di ravvedimento, seppur tardivo.

Nel film non ve n’è traccia e quindi è più crudo perché non ci sono speranze.

Del resto anche nella realtà manca il ravvedimento!!

Lucia Bosia

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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