In prossimità della scadenza del concorso, Rosa in Giallo apre le sue porte, pubblicando su queste pagine, una delle recensioni pervenute.
La collega tatuata è il primo romanzo di una serie ideata dalla scrittrice torinese Margherita Oggero, con protagonista la professoressa trentanovenne Camilla Baudino.
Si tratta del libro che ha reso celebre la scrittrice, è stato pubblicato nel 2002 e a questo sono seguiti altri romanzi, come L’amica americana, L’ora di pietra, Qualcosa da tenere per sé, solo per citarne alcuni.
Margherita Oggero ha vinto il Premio Bancarella nel 2015 con il romanzo La ragazza di fronte.
Il Romanzo
La collega tatuata è una commedia tinta di giallo e di rosa. Il fulcro del romanzo è Camilla Baudino, con la sua personalità esplosiva, i suoi sproloqui e le sue ironie. La suspense, propria dei gialli, in questo romanzo svolge la funzione di “contorno” infatti non è la “nervatura” del testo.
La vita della protagonista scorre “ingolfata” tra lavoro e famiglia proprio come farebbe un’auto d’epoca. Ha un marito di nome Renzo, una figlia di otto anni, Livietta, che ne sa una più del diavolo e si diverte a mettere in imbarazzo gli adulti con i suoi sillogismi perfetti, e un bassotto tenero e dispettoso.
La trama
La vita monotona viene spezzata dall’arrivo di un’antipaticissima collega, professoressa d’inglese, Bianca De Lenchantin la quale viene assassinata pochi giorni dopo, come si legge in apertura del quarto capitolo. Da quel giorno Camilla si fa coinvolgere nell’indagine collaborando con il Commissario Gaetano Berardi.
Riuscirà a risolvere il giallo sabaudo? Perché Bianca De Lenchantin ha un tatuaggio?
La scrittura è un flusso continuo di cambi di persona e di mancanza di punteggiatura qua e là. Il flusso di lettura è a volte lento come un ruscello, altre volte in piena come un torrente.
La figura della protagonista è perfetta per lo schermo, non a caso ha ispirato la creazione della famosa serie televisiva RAI Provaci ancora prof. (con 46 episodi in 7 stagioni).
Giovanni Costamagna,
classe V A,
Liceo Classico “G. Govone”.