Paola Barbato – Uno sguardo sugli autori
Nell’articolo dedicato al thriller “l’ultimo ospite“, promettemmo un articolo de “Uno sguardo sugli autori” dedicato a Paola Barbato.
Oggi è il tempo di mantenere quella promessa.
“Dylan Dog”, la nota serie a fumetti di casa Bonelli, annovera, tra i suoi più importanti sceneggiatori, la nota scrittrice Paola Barbato. Milanese di nascita, la Barbato ha trascorso gran parte della sua vita a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia.
Tre le figlie avute, negli anni, dal compagno, lo scrittore e conduttore radiofonico Matteo Bussola.
Artista pluripremiata
È stata vincitrice, nel 2008, del Premio Scerbanenco, per il romanzo “Mani Nude”.
Nel 2013 e nel 2017, le è stato assegnato il Gran Guinigi, prima come migliore sceneggiatrice dell’anno e, poi, parimerito con Corrado Roi, per la migliore serie a fumetti, ovvero “Ut”, ambientata in un futuro postapocalittico.
Una vita dedicata alla scrittura e al fumetto
È per prima Paola Barbato, sul suo sito personale, a dichiarare di aver sempre scritto e disegnato molto, sin dalla più tenera età.
L’incontro fortuito con la Sergio Bonelli Editore avvenne nel 1997. Nel mese di gennaio di quell’anno, infatti, la Barbato fu convinta da una cara amica a proporre i suoi lavori alle case editrici di Milano.
Consegnó venti copie su ventuno, ma decise di consegnare il ventunesimo, destinato originariamente alla Rizzoli, direttamente alla Bonelli.
Il primo ingaggio avvenne pochi mesi dopo, a riprova del fatto che il destino opera per vie misteriose e che puó cambiare la destinazione: in questo caso, da scrittrice a fumettista.
Nel 1999, dopo un periodo di prova, Paola Barbato entró ufficialmente a far parte dello staff di “Dylan Dog”.
Le opere principali
Il suo primo romanzo pubblicato è “Bilico”, del 2006, proprio per la Rizzoli. Seguirono, tra i principali, “Mani nude” nel 2008, ma anche “Il filo rosso”, del 2010, e “Scripta Manent”, del 2018, tutti e tre pubblicati anche all’estero.
Flavio e Letizia, protagonisti de “L’ultimo ospite”, sempre del 2021, che abbiamo recensito, sono presenti anche in “Scripta Manent”.
Marco Asteggiano