I delitti del Barlume: Tana libera tutti
Con Covid-19, un nome che nessuno conosceva prima e che ora tutti intendono, ci sono tante dicerie e fake news, bufale che hanno fatto scuola. È cambiata un’epoca e mai tornerà come prima. Capiterà sempre agli altri, a Pineta, si dice nel serial, la pandemia non arriverà mai.
E infatti! Alla fine, a dispetto di quanto pensasse Beppe (Stefano Fresi), il Covid è arrivato anche a Pineta e il blocco o per dirla, per forza all’inglese, lockdown è una realtà che non esiste.
Dove tutto capita come in qualsiasi altra parte del mondo: le strade sono deserte, ci si abitua anche alle convivenze forzate, come quella di Tiziana (Enrica Guidi) e Massimo (Filippo Timi), oppure quella altrettanto esilarante di Pasquali (Corrado Guzzanti) e Beppe e a tutti, come ai prostatici tocca firmare l’armistizio con la tecnologia.
Una tregua che si spera finirà presto.
Nel frattempo, Pasquali, con la scusa di imparare lo spagnolo, si rivolge al mestiere più vecchio del mondo e ricorre agli appuntamenti in videochiamata con Dolores, un’avvenente ragazza spagnola che, però scompare in diretta video.
L’assicuratore non si dà pace e coinvolge prima Massimo e poi anche i vecchietti e pure la Fusco (Lucia Mascino), che però dovrà portare avanti le indagini in una quarantena, regalatole inconsapevolmente da Tassone (Michele Di Mauro) al quale a sua volta l’ha affibbiata il suo agente della scorta: un uomo grande e grosso che Covid l’ha preso prima di tutti.
Segno che la pandemia non guarda in faccia nessuno.
La trama
Pasquali (Corrado Guzzanti) durante una video conferenza con la sua nuova amica del cuore, ha intrapreso una serie di lezioni online con la bella Dolores per potersi intrattenere il più possibile con lei, ma durante una delle videolezioni accade qualcosa di molto strano.
Agli amici aveva parlato della sua passione per le lingue e ora coinvolgere la combriccola è difficile. Tutti pensano che scherzi. A Pasquali, in un primo momento non crede nessuno. Figuriamoci Vittoria Fusco che non lo può digerire.
Fra una battuta e l’altra, una gag e una parodia dell’italiano alla fine tutti si convincono che si tratta: non di una sparizione, ma di un delitto. Come nella precedente puntata “Mare Forza quattro”, le frasi hanno significati duplici. Segno di tempesta a mare fino a riva e l’entroterra e, stavolta, “Tana libera tutti” ha più significati, anche di gioco a nascondino.
Quando sembra tutto chiarito, tutto invece si complica e Tana libera tutti è anche l’avvisaglia che tutto sta per finire. Forse!!
Il film è sempre diretto da Roan Johnson ed è una esilarante parodia di questa vita frenetica e complicata anche dalla tecnologia.
Il tutto condito da tanta sana allegria e ironia. Bastasse!!
Lucia Bosia