Il pregiudizio della sopravvivenza – Di Paolo Roversi
Arriva l’ottava puntata della saga del giornalista detective, Enrico Radeschi.
Un altro noir incalzante, che si legge veloce fino all’ultimo, con tanti colpi di scena. Non un giallo psicologico, ma di mera evasione che di questi tempi fa piacere
Non solo nella vita, ma anche nel romanzo, la vendetta è un piatto che si serve freddo e così la pensa un nemico giurato di Enrico Radeschi che, per fargliela pagare cara, si indirizzerà non a lui direttamente, ma ad una persona che gli sta particolarmente a cuore.
Lo scenario
Avviene on the road fra Milano, dalla stazione Garibaldi dove è andato ad accompagnare la sua teutonica compagna Andrea, Salisburgo e Venezia in un gelido febbraio. Con un forte presagio nell’aria!
La trama
Sempre a Milano, in una lussuosa villa, avviene, durante un prestigioso party, una rapina da parte di donne camuffate con divise in kevlar e l’aggiunta di un marchingegno che altera la loro voce per renderle particolarmente irriconoscibile anche nel linguaggio.
Le bad girls sono quattro ed una è travestita da lady Gaga.
Non rubano orologi e gioielli, ma si impossessano dei cellulari dei presenti; tutti, di questi tempi di alta tecnologia, sanno che rubare un cellulare e farsi consegnare i codici di accesso è come avere il conto corrente a portata di mano: prelievi diretti e veloci.
Sul luogo della rapina arriva il vicequestore Enrico Sebastiani, viveur, un po’ burbero, ma efficiente, con la sua squadra e, vi giunge anche l’immancabile reporter detective, con la sua vespa gialla 1974, che fiuta, come i cani da tartufi, ogni fatto criminoso.
Salisburgo
La città di Mozart e della musica è l’altro scenario del romanzo dove scompare la fidanzata di Tedeschi.
I vecchi incubi di Enrico Radeschi tornano a galla e lo fanno colpendolo negli affetti più cari: nei giorni di San Valentino la sua ragazza Andrea, a Salisburgo per una conferenza, scompare nel nulla.
Lui è l’unico in grado di scoprire cosa le sia capitato. Quasi subito si rende conto che quel rapimento ha una motivazione lontana. Un tassello di colpe antiche addebitategli da chi non perdona. Un grande puzzle in cui il sequestro è solo un piccolo tassello e lo costringerà ad una spasmodica e angosciosa corsa contro il tempo.
Qualcuno, nell’ombra, sta tessendo mirabilmente i fili di una ragnatela in cui Radeschi rischia di rimanere invischiato, e la sua unica possibilità di salvezza consisterà nel trasformarsi da preda in cacciatore.
Da solo non potrà farcela, avrà bisogno di tutto l’aiuto dei compagni di sempre: il vicequestore Loris Sebastiani, brillante poliziotto col sigaro perennemente spento fra le labbra, e il Danese, delinquente dal cuore d’oro con un’iguana che vive sotto i suoi vestiti. L’ottava avventura del giornalista hacker, protagonista della fortunata serie di Roversi si dipana tra Milano e l’Austria, in bilico fra traffici di droga, criminali senza scrupoli, rapine al femminile, dischi di vinile e colpi di scena scanditi dalla musica di Mozart e Bob Dylan, mentre l’antico nemico riemerge dalle nebbie del passato per reclamare la sua crudele vendetta e il gelo di quel febbraio non è solo nel tempo, ma attanaglia anche il corpo e la mente.
Lucia Bosia