Il mistero svelato dell’indovinello del chicco di grano e della scacchiera

Tutti gli indovinelli sono un eccellente esercizio per la mente, quelli difficili possono essere un mezzo ottimo per saggiare le potenzialità del nostro cervello.

Tuttavia, ce ne sono alcuni che, ai comuni mortali, non è dato di saperli risolvere ed anche con la soluzione difficili da capire.

Per risolverli, bisogna essere molto concentrati, in particolare su quei dettagli che in un primo momento ci sembrano irrilevanti. In questo campo lo scrittore José Rodrigues dos Santos è mago nel risolvere alcuni crittogrammi che sono alla base dei suoi romanzi.

Il filosofo e matematico americano George Boolos – senza falsa modestia – ha presentato un complicatissimo problema di logica che lui ha stesso ha definito l’indovinello più difficile del mondo.

Un “logic puzzle” che può essere risolto solo da menti veramente brillanti e con capacità di logica fuori dal comune.

Sempre nel campo dei quiz di soluzioni estremanente difficili da risolvere c’è quello del primo antropologo della storia, matematico, storico, medico e padre della geodesia e dell’indologia.

Al-Bīrūnī, matematico, nato nel 973 in Corasmia, l’attuale Uzbekistan, vicino al Lago Aral, fu l’autore di difficilissimo problema dei chicchi di grano e della scacchiera

Il rebus di Al-Bīrūnī

Se si mette un cicco di grano sulla prima casella e poi si raddoppia il numero per ogni casella successiva. Vale a dire due sulla seconda, quattro sulla terza, otto sulla terza e via di seguito fino ad averle coperte tutte, quanti chicchi di grano occorrono in totale?

Risposta di Al-Bīrūnī

18.446.774.073.709.551.615, ossia 18 trilioni, 446 biliardi, 774 bilioni, 73 miliardi, 709 milioni, 551 mila e 615.

Una simile quantità di grano avrebbe costituito una montagna più alta dell’Everest. Ovviamente tanti chicchi di grano per la verifica non ci sono in circolazione.

Ma fidatevi i calcoli sono giusti.

Marco Asteggiano

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