La porta rossa è una serie televisiva italiana, trasmessa da Rai 2 in tre stagioni dal 2017 al 2023. Conclusasi ad inizio febbraio, la serie ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico ed è oggi disponibile su RaiPlay.
È stata creata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, che hanno anche scritto la sceneggiatura insieme a Giuseppe Gagliardi. Le prime due stagioni sono state dirette da Carmine Elia, mentre la terza da Gianpaolo Tescari.
Comunicare con i morti
La trama de “La porta rossa” ruota attorno al personaggio di Leonardo Cagliostro (interpretato da Lino Guanciale): un commissario di Polizia che ha il dono di comunicare con i morti.
Un giorno, Leonardo viene contattato da una misteriosa figura che gli chiede di investigare sulla morte di un uomo che si è suicidato gettandosi da una finestra. L’uomo ha lasciato una lettera in cui dichiara di essere innocente dell’omicidio di una giovane donna, ma la polizia crede che sia colpevole.
Leonardo, grazie alla sua abilità di parlare con i morti, riesce a scoprire la verità sull’omicidio e a risolvere il caso.
Ma questo è solo l’inizio della storia. Nel corso della serie, Leonardo scopre che la morte dell’uomo suicida è solo uno degli elementi di un misterioso complotto che coinvolge la sua famiglia e il suo passato.
Il protagonista dovrà affrontare molte sfide e indagini complesse, mentre cerca di scoprire la verità sulla sua vita e sulla sua morte.
Uno stile originale e innovativo
La serie è stata accolta molto bene dal pubblico e dalla critica per il suo stile originale e innovativo. “La porta rossa” mescola elementi di giallo e fantasy, creando un’atmosfera unica e suggestiva.
Inoltre, la serie è molto ben realizzata dal punto di vista tecnico, con una fotografia e una colonna sonora eccellenti.
Il cast della serie è anche di altissimo livello. Lino Guanciale è perfetto nel ruolo di Leonardo, riuscendo a dare vita ad un personaggio complesso e affascinante. Anche gli altri attori del cast, tra cui Gabriella Pession e Antonio Gerardi sono molto bravi e convincenti nei loro ruoli.
Mescolare diversi generi
In conclusione, “La porta rossa” è molto di più di una semplice versione poliziesca del film “Ghost – Fantasma” del 1990.
Si tratta, infatti, di una serie televisiva di alta qualità che ha saputo mescolare elementi di diversi generi, allo scopo di creare una storia originale e coinvolgente. Veramente qualcosa di unico.
Marco Asteggiano