Recensioni di libri

“Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters” a cura di Chiara Albertini

Prima di passare alla recensione del saggio di Chiara Albertini, sono d’obbligo un paio di notizie sul suggestivo personaggio di Ellis Peters alla quale la saggista rivolge una quasi maniacale attenzione nel suo volume.

Ellis Peters è lo pseudonimo di Edith Mary Pargeter, la cui nascita avviene nel 1913, nei pressi di Shrewsbury, nella contea inglese dello Shropshire. Un territorio al confine con il Galles, all’epoca minacciato da turbamenti e conflitti che connota fortemente le sue opere.

L’atmosfera di quegli ambienti un po’ esoterici, abbinata alla grande passione per la storia, con una formazione in campo farmaceutico, hanno dato la stura alla sua linea di gialli storici incentrati sul personaggio di Fratello Cadfael che ha anch’egli una spalla, una sorta di Watson, in Hugh Beringar. La Peters ricostruisce la storia, la politica, la struttura sociale, la religione, la cultura e lo stile di vita dell’Inghilterra e del Galles in modo così sorprendentemente reale che è come essere alla presenza di un quadro verista.

Peters diventa l’autrice di un romanzo sociale e il delitto in esso narrato diventa un processo di interazioni tra gli individui e l’esplorazione di relazioni umane familiari e personali dove, non si sa come, il bene deve trionfare.

La recensione di Chiara Albertini

Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters” è un saggio edito dalla Società Editrice “Il Ponte Vecchio”. Un’ analisi profonda per capire la struttura del giallo storico che si muove in ambiti circoscritti, dentro o subito fuori le mura, in schemi ben preordinati.

Una vita sociale che ha poche regole ma precise come quella, per esempio, della chiusura dei negozi durante la Fiera e la valenza economica dell’Abbazia che, seppur i monaci siano tenuti al voto di povertà, devono sostenere i costi per mantenerla in funzione e la fiera diventa una fonte di reddito fondamentale.

Regola, ovviamente, mal sopportata. E poi c’è l’ingegno di inventarsi una reliquia per attrarre risorse e far fiorire i commerci.

E ancora, un bosco che diventa una metafora complessa che viene declinata in modi differenti e il “mondo di Cadfael” diviene un universo di pensiero molto più complesso di quanto ci si aspetterebbe.

Il dialogo della voce narrante

Esso è fondamentale all’interno della narrazione e ne diventa “chiave di lettura” di tutti i personaggi, siano essi il detective, il colpevole o la vittima, di primo piano o secondari, fino a ricostruirne la loro essenza.

Un saggio ricco di riferimenti e richiami, di ordine storico e documentario, in cui la cronaca gialla diventa il pretesto per narrare lo spaccato di una società così diversa dalla nostra.

Una ricerca, quella della Albertini, ricca, complessa ed elaborata che offre una finestra su un mondo ormai scomparso.

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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