Recensioni di libri

Anatomia di una rapina, un thriller mozzafiato di Maurizio Blini

Uscito recentemente con il supplemento del quotidiano La Stampa , “Anatomia di una rapina” può essere considerato, a tutti gli effetti, il sequel di “La congiura del geco”, anch’esso abbinato al supplemento del quotidiano, sempre con le edizioni del Capricorno.

Maurizio Blini, come avveniva nella sua attività di investigatore della Polizia di Stato, non lascia le cose a metà e l’idea della prosecuzione lo assilla. Quasi un voler tornare sui suoi passi perché su questo tema aveva ancora molto da dire.

Un romanzo appassionante, pieno di suspence, spasmodico. Un libro che si legge veloce, ma denso di risvolti anche psicologici.

La domanda sorge spontanea:

a chi di noi non è mai capitato di pensare “se potessi tornare indietro, se avessi un’altra occasione per rimediare agli errori del passato”?

Purtroppo non sempre si può. Rimane l’amaro in bocca, però così è la vita.

Anche nel romanzo non si cancella il passato, semmai si può pensare ad un’altra riedizione, facendo tesoro degli errori del passato. 

Anatomia di una rapina” è la seconda chance che un gruppo di balordi si offre.  Se ciascun rapinatore ambisce al colpo perfetto, non sempre, però, avviene e le galere sono piene di quelli a cui non è andata bene, un po’ per sfortuna, altre volte per sbadataggine, ma è sempre colpa di qualcuno o semmai del fato se si è stati lontani dalla perfezione.

La trama del romanzo

I personaggi della vicenda stavolta pensano di rifarsi dalla disavventura precedente, mettendo a segno un colpo che li sistemerà per tutta la vita.

Il gruppo è lo stesso de “La congiura del geco“, i ragazzi della Falchera. Questa volta, Mirko e i suoi amici d’infanzia hanno però qualcosa in più dell’altra volta: una «dritta» che permetterà loro di rifarsi e cambiare la vita per sempre. Forse.

L’obiettivo è particolarmente ambizioso. Si tratta del centro commerciale del Lingotto di Torino. Al Lingotto c’è di tutto, un mucchio di negozi, Eataly, PAM, un albergo, dove vanno quelli della Juventus. 

«Più di cento negozi, venti tra ristoranti e bar, il cinema multisala, MediaWorld, OVS eccetera eccetera…»

e, soprattutto, girano un mucchio di soldi, aggiunge Mirko sorridendo.

Miko, parlandone ai suoi sodali della Falchera asserisce che il colpo sarà geniale e rimedierà agli errori dell’altra volta.

Anatomia di una rapina” è il resoconto dell’organizzazione di un furto sensazionale, un obiettivo clamoroso. Non è solo questo.

È anche l’uccisione, barbara e violenta, di due agenti intenti ad effettuare un posto di blocco per controllare un furgone sospetto. L’omicidio può essere collegato alla rapina?

La congiura del geco” e “Anatomia di una rapina” sono anche la fotografia  impietosa di una periferia che cambia, un tessuto suburbano malato, come insofferenti e disturbati sono alcuni, troppi, abitanti che la vivono e ci vivono senza una grande speranza in un futuro migliore.

Anatomia di una rapina” è, come la precedente, un’indagine complessa, anche aspra, che segna il grande ritorno dei fratelli Stelvio, già protagonisti dei precedenti “I cattivi ragazzi” e “La congiura del geco“. Un romanzo in cui le vicende dei protagonisti si alternano anche nella depressione.

<<Insomma, la nostra professione è come un osservatorio particolare, in grado di captare in anticipo le rivoluzioni in atto, di costume, sociali, ma anche criminali….>>.

Tutto lega in maniera indissolubile storie diverse e malate, in una città che cambia, una società che diventa multietnica e in affanno.

Mirko è la voce narrante, ma è anche il cicerone di una società che cambia pelle.

Droga, nuove criminalità, insoddisfazione, rivalsa e riscatto.

Un libro che sembra anticipare una rivoluzione epocale e, al tempo stesso, raccontare la rabbia che arriva dalle periferie che diventano insofferenza più capillare ed estesa. Non una ma cento, mille periferie a cui trovare una soluzione che sarà impossibile perseguire.

Un romanzo bello, avvincente, quasi di evasione, ma al contempo sociale.

Buona lettura

Tommaso Lo Russo

Redazione Sfumaturedigiallo.it

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